ALUNNI CON BES (BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE)  E DIVERSAMENTE ABILI

 

La Direttiva del 27-11-2012 sui BES, seguita dalla C.M. 22-11-2013 ha reso esplicito che un’accentuata differenziazione dell’utenza di ogni Istituzione Scolastica nonché di ogni singola classe non è solo dovuta alla presenza di disabilità , di disturbi di apprendimento, ma anche dalla presenza di bisogni educativi speciali che richiedono particolari mediazioni tra allievo ed ambiente di apprendimento. L’intervento ministeriale pone a fondamento di ogni esperienza scolastica il benessere e le necessità degli allievi alle quali ogni Istituzione scolastica deve saper rispondere.

La Circolare n°8 del 2013 introduce il PAI (Piano Annuale per l’Inclusione) documento programmatico da compilare entro giugno, finalizzato all’individuazione degli aspetti di forza e di debolezza delle attività inclusive della scuola, nonché alla ricognizione delle risorse da offrire e richiedere, nell’ottica di una migliore accoglienza degli alunni. A tal fine nel P.T.O.F. della nostra scuola trovano esplicitazione un concreto impegno programmatico per l’inclusione, attraverso l’utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti e la partecipazione ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.

Le attività di accoglienza e di integrazione si effettueranno nelle classi in cui sono presenti gli alunni d.a. e saranno basate sull’impegno e il lavoro condiviso da tutti gli operatori della scuola che, ponendosi finalità ed obiettivi comuni, opereranno insieme per garantire lo sviluppo completo del singolo alunno nel rispetto delle sue reali potenzialità. La possibilità di una effettiva integrazione dell’alunno d.a. nel gruppo classe sarà favorita sia dal clima sereno della classe che dall’organizzazione delle attività didattiche proposte. A tale scopo si intende precisare che qualunque sia il livello di gravità dell’alunno, non si considera l’integrazione solo come una semplice socializzazione in presenza, ma la stessa socializzazione è una questione di apprendimento e che si intende rispondere, attraverso essa, ai bisogni e alle potenzialità del bambino.

L’inserimento di questi alunni terrà dunque conto dei momenti differenziati di organizzazione del lavoro in cui si prevedono:

– momenti di partecipazione alle attività della classe;

– momenti di attività individualizzata sia all’interno sia all’esterno della classe;

– momenti di lavoro all’interno di piccoli gruppi.